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Commenti al testo di Laura Turra
Erbario vivente (o la liberazione del verde)

Sei nella sezione Commenti
 

 Laura Turra - 27/04/2018 20:01:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Giovanni, grazie della lettura!

 Giovanni Rossato - 27/04/2018 19:50:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]

Bella, mi piace l’immagine del perseverarante ritorno della primavera.
Ci devo pensare su, grazie dello stimolo.

 Laura Turra - 26/04/2018 15:43:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Carissima Franca, sì amo molto la primavera (che è anche la stagione della mia nascita) e tutti i fiori, soprattutto i più semplici e spontanei. Ti ringrazio per il dono dei tuoi commenti, che sempre sfociano in approfondimento, condivisione e amicizia.
Un abbraccio

 Franca Colozzo - 26/04/2018 15:32:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

La primavera si offre in particolar modo alla tua visione magica, capace di trasfondere tutto in lirismo, nella sua veste spontanea di semplici erbe e fiori, in quella lussureggiante abbondanza che colma i sensi di gioia. Nel tripudio di fioriture selvatiche, anche gli animali manifestano contentezza con le loro apparizioni, metaforiche nella tua poesia. In special modo quelli in possesso di una vista speciale, tipica di creature notturne e diurne (gufo e sauri).
In questa ridondanza, smagliante di verde e di petali multicolori, sorprende la tua visione appagata da tanta bellezza nella chiusa finale della poesia, grata alla primavera per il ricorrente miracolo che ogni anno ci offre.
Ho notato Laura che è una stagione che a te aggrada molto, amando i fiori, che tieni anche in casa. Goditi tanta magnificenza di sapori e odori, che inebriano con le loro essenze. Un abbraccio affettuoso. Buona serata.

 Laura Turra - 26/04/2018 09:59:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Grazie, Edi! Devo dire che la sensibilità di cui parli, la colgo anch’io, sempre, nei tuoi versi. Hai un anima bella.
Ciao!

 Edi Davoli - 26/04/2018 09:51:00 [ leggi altri commenti di Edi Davoli » ]

L’esplosione della primavera, nell’eccedenza dei petali, nel rigoglio dei prati ricolmi e nelle forme di vita animale che si risvegliano dalla letargia invernale. Aspetti in realtà semplici di cui siamo testimoni ogni anno, ma che solo gli occhi sensibili e affini al divino come i tuoi sanno cogliere. Un abbraccio, Laura!

 Laura Turra - 26/04/2018 07:50:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Nando, carissimo, davvero grazie dal cuore per questo commento e per tutti quelli che con instancabile cura dedichi ai miei versi.
Hanno tutti una centratura, un focus sull’intenzione poetica, che è segno di una grande attenzione nella lettura dei testi e soprattutto un amore alla poesia (anche quando non è di elevata fattura come la mia).
Qui hai saputo cogliere molto bene i tre punti nodali del mio scrivere. Soprattutto l’ultimo è per me oggi importante: perché se è vero che la bellezza, la fioritura, accadono come grazia, non è scontato che noi ce ne accorgiamo. Per questo bisogna lasciarsi sempre sorprendere da quel qualcosa che dentro la vita c’è e continua a tornare, a passarci davanti, a mostrasi. Ed è bene per noi.
Ti abbraccio con affetto

 Ferdinando Battaglia - 26/04/2018 05:54:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Devo ammetterlo: questa è la poetica turrana che più amo, dove più e meglio ritrovo lo stile poetico che da sempre contraddistingue Laura Turra, dove di più e meglio ella esprime sia il suo talento di poeta sia la sua anima, un’anima di profonda sensibilità e capacità di ascolto verso la semplicità naturale della vita, aggiungersi della Vita e della Natura (in questa "piccolezza" vi rintraccio echi della "piccola" Teresa).
Il testo verte su tre momenti. Il primo è una denuncia: la verità, nel suo manifestarsi come bellezza, ovvero il senso delle cose (diremmo meglio se dicessimo di Dio) non chiede il nostro sforzo di visione, poiché ci si offre come grazia (qui c’è implicita tutta la contrapposizione tra "magia" e fede o anche tra vie esoteriche e Cristo...) - interessante notare la ricerca metrica nel testo: sauri ne è un segno, a mio avviso -; il secondo momento è la spiegazione del contenuto della denuncia: non occorre lo sforzo umano (se non quello dell’accoglienza ovvero del libero "sì" a ciò che viene), poiché tutto appare, il Tutto ci appare; infine, ecco il terzo momento, la sintesi spirituale della Turri: in questo ritornare della fioritura o della primavera, vi è il segno per eccellenza, non tanto e non ancora "teologale", quanto della gioia immediata o immanente di vivere, proprio e solo perché circondati dalla bellezza della Natura, bellezza che può apparirci epifania di un Altro, ma anche solo di se stessa, tutto ciò fa della Primavera, o almeno per molti lo è, il paradigma esistenziale di credenti e non credenti.

Ti abbraccio forte

 Laura Turra - 25/04/2018 12:38:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Grazie, Amina carissima, cuore limpidissimo!

 Amina Narimi - 25/04/2018 12:12:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Bellissima e profondamente "campiana" al mio sentire...poi la vista laterale dei sauri che non occorre per l’apparizione, che libera_e_ innamora nel ver di primavera

Ti abbraccio gli occhi L’aura